Di fronte alle Langhe, sulla riva sinistra del Tanaro, si estende il Roero. Geologicamente si tratta di un’area piuttosto giovane, costituita per la maggior parte da argille, marne ed arenarie. Non è raro infatti imbattersi in vere e proprie zone di erosione molto suggestive: le cosiddette “Rocche”, oasi naturalistiche di notevole fascino. Da non perdere, l’Ecomuseo delle Rocche, nato per valorizzare questo spettacolare territorio.
Il Roero è una terra aristocratica: nel nome, che richiama quello della nobile famiglia Roero, e nel paesaggio, ricco di svettanti torri, castelli e campanili. Questo territorio infatti, nonostante gli oltraggi del tempo, vanta un consistente patrimonio di fortezze e manieri tanto da considerarsi uno scrigno prezioso dal quale emergono gioielli architettonici, preziosi testimoni di un Medioevo vivace e di una solida cultura contadina.
L’immagine del Roero è quella di una terra dinamica ed esuberante. Molteplice è il paesaggio che, in rapida sequenza, alterna gli spazi selvaggi delle Rocche, ai variegati ambienti del bosco ed alle colline ordinate.
Il Roero è un grappolo di terra che, partendo dalla suggestiva linea delle Rocche, in un continuo saliscendi, arriva a lambire il Tanaro, fronteggiando orgogliosamente le Langhe.
Nel Roero, da un lato aspro e intensamente vegetativo, dall’altro morbido e gentile, le strade del vino che nascono nelle Langhe proseguono, fondendosi armoniosamente con i frutteti, tipici di queste “terre rosse”.
Il pesco, in particolare, la fa da padrone, insieme alla Pera Madernassa, alle fragole di Sommariva Perno e alle numerose primizie degli orti di Bra, capitale di questo territorio.
Il Roero nasconde un altro tesoro: la fiorente apicoltura, nata a inizio 800, proprio fra i castagni delle Rocche. Non di minor importanza rispetto alle Langhe è la realtà vitivinicola del Roero: tanti piccoli vigneti dalle più strane geometrie, come tessere di un mosaico, compongono i versanti collinari. La vite e il vino sono cultura, passione ed orgoglio; risalgono infatti al 1300 le prime citazioni relative ai grandi vini del Roero: Favorita, Bonarda, Roero, Roero Arneis.
La luce del sole sui vigneti e l’ombra dei boschi, l’energico calore della terra e l’insolito colore delle colline regalano al visitatore uno spettacolo indimenticabile: un paesaggio mozzafiato, custode di anime diverse e indissolubili, diviso e unito al tempo stesso dalle Rocche, che emergono dal cuore delle colline e attraversano in due l’intero territorio.